RAGAZZI, in gioco c’è la VITA!

tossicodipendenzaNoi studenti dell’Istituto Majorana di Moncalieri, abbiamo avuto modo di partecipare alla GIORNATA dello STUDENTE.

In questo giorno particolare la scuola, nella sezione tecnica, ci ha proposto diverse attività tra cui:

  • Educazione sessuale
  • Alcool, droga e divertimento
  • Balli di diverso genere
  • Tossico-dipendenza
  • Film

E tante altre cose molto interessanti…

Un’attività che ha colpito molti allievi della sezione tecnica è stato l’argomento sulla tossico-dipendenza. In questo laboratorio si è parlato parecchio del legame tra l’essere umano e l’uso delle sostanze compulsive, come si inizia  a fare uso di questi pericolosi prodotti e di come uscirne.

Purtroppo numerosi ragazzi cadono in queste dipendenze e molto difficilmente, in seguito, riescono a disintossicarsi.

Cos’è la tossicodipendenza?

E’ una malattia del cervello, crea disturbi nel breve e nel lungo termine che si rivelano disastrosi per la propria incolumità: si inizia con la somministrazione di una sostanza, per passare successivamente all’assunzione abitudinaria, fino al momento di una vera e propria dipendenza.

Se l’individuo vuole smettere, l’arresto improvviso della somministrazione scatena una ribellione del sistema nervoso.

Inoltre il percorso è lungo ed impegnativo, perché sono necessarie, prima di tutto. la consapevolezza e la volontà. E, purtroppo, la probabilità di guarigione non è statisticamente provata.

I sintomi che accompagnano la tossicodipendenza variano in funzione della sostanza d’abuso.

LE CAUSE

Nella maggior parte dei casi, i tossicodipendenti non vedono una via di uscita da quel vortice che li ha inghiottiti. Il supporto dei familiari e degli amici è fondamentale, ma la terapia farmacologica è il processo terapeutico più adatto e, spesso, risolutivo.

Il tossicodipendente lamenta una sofferenza cerebrale, nel senso che i sintomi  sono causa delle sostanze stupefacenti e nulla è creato intenzionalmente dalla sua mente. L’individuo che segue una terapia specifica è, comunque, dipendente da un costante desiderio di cadere nuovamente in tentazione.

Le possibilità di uscire dalla tossicodipendenza dipendono sia dal momento in cui si inizia la terapia che dalla collaborazione del tossicomane. Per alcuni la guarigione dalla tossicodipendenza è solo un’illusione, un miraggio, per altri si può trasformare in realtà. Proprio con l’obiettivo di convertire quel sogno, quella speranza in qualcosa di vero, sono nati numerosissimi centri di recupero: il tossicomane sottoposto ad una cura di questo genere deve lottare con le sue capacità per vincere questa dipendenza; la forza di volontà è un ingrediente indispensabile per uscire da questo tragico tunnel.

La posta in gioco è alta: IN GIOCO C’E’ LA VITA.

Sarah Piersanti, Kristiana Malotaj

Classe 1E

“Non è normale che sia normale”

Si sente parlare sempre più spesso della violenza sulle donne, ma siamo tutti consapevoli di ciò che realmente comporta questo reato?

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                                                                    Più nello specifico, la violenza sulle donne, riguarda la violenza di genere, ovvero violenze che coinvolgono donne ma, purtroppo, anche bambine. Le violenze effettuate possono essere  divise per categorie: violenze fisiche e violenze psicologiche.

Ricevere uno schiaffo o una spinta, essere attaccata o minacciata verbalmente, venire controllata costantemente e in modo soffocante dal partner, vedersi negato l’accesso alle risorse economiche dal marito o dal compagno, essere costretta ad avere un rapporto sessuale contro la propria volontà: sono tutti esempi di violenza, in particolare di violenza psicologica.

Ma sappiamo che, spesse volte, la violenza sulle donne diventa anche un crimine efferato.

Cosa comportano violenze di questo tipo?

  • Il suicidio è la tragica conseguenza della violenza sulle donne. Donne che, fin troppo spesso, decidono di ricorrere al suicidio perché non riescono più a sopportare sottomissioni, soprusi, silenzi e solitudini.
  • Il 42% delle donne oggetto di violenza ha riportato ferite e/o lesioni permanenti che hanno rovinato le loro vite. In caso di violenza sessuale, possono esserci altre gravi conseguenze: gravidanze indesiderate, aborti indotti, malattie sessualmente trasmissibili.
  • Le conseguenze di tipo psicologico sfociano in depressione, disordine da stress post traumatico, difficoltà a dormire, disordini alimentari, tendenze suicide.

Porre fine alla violenza contro le donne e le bambine non è uno sforzo di breve periodo. Richiede l’impegno coordinato e duraturo di tutti noi, della società che passa attraverso l’educazione della famiglia e la formazione a scuola e chiede a tutti noi adolescenti di pensare, di osservare con occhio critico la realtà, di saper individuare gli errori commessi da noi stessi e dagli altri e di parlare tra di noi per educarci a vicenda.

E ricordiamo…

“Solo un piccolo uomo usa la violenza sulle donne per sentirsi grande.”

  Aurora De Pasquale

  Gaia Caravetta

  Veronica Venera