Brexit: una situazione irreversibile

Il tempo dell’indecisione sulla Brexit è finito. Il popolo britannico ha dato a Boris Johnson un mandato fortissimo per portare a compimento al più presto il divorzio del Regno Unito dall’Ue. Secondo B. Johnson la Brexit è una decisione “inconfutabile” e “irreversibile” per il popolo britannico che tramite le elezioni avvenute gli ha dato dato la possibilità di governare per i prossimi 5 anni

Con il forte mandato ricevuto Johnson inizierà un percorso a tappe forzate per approvare il più rapidamente possibile l’accordo raggiunto ad ottobre con Bruxelles e portare il Paese ad una uscita entro il prossimo 31 gennaio. Poi,  successivamente a ciò potranno iniziare le trattative con l’UE per stipulare una nuova partnership. Il Paese per un anno resterà ancora in un periodo di transizione, ma dal 2021 il divorzio dovrebbe essere completo.

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Brexit: gli step dal referendum ad oggi

Tramite il referendum del 23 giugno 2016 il Regno Unito ha dimostrato di voler lasciare l’Unione europea e si è definitivamente espresso a favore del Leave.

  •  29 marzo 2017:il primo ministro britannico Theresa May ha dato seguito alla volontà degli elettori presentando una notifica per l’uscita del paese dall’UE appellandosi all’articolo 50, dando tempo al Regno Unito e all’Unione europea fino al 29 marzo 2019 per negoziare un accordo.
  • 19 marzo 2018: le parti hanno concordato un piano di transizione di 21 mesi per evitare una hard Brexit, una sorta di salvagente di emergenza.
  • 15 gennaio 2019: Il Parlamento inglese ha votato contro l’intesa trovata, con 432 contrari e 202 favorevoli. La stessa storia si è ripetuta più volte.
  • 7 giugno 2019: le continue opposizioni del Parlamento hanno portato la May a dimettersi e a lasciare il posto a Boris Johnson.

Il nuovo Primo ministro è riuscito a concordare un altro piano di divorzio con l’UE, mentre i termini della Brexit sono stati rinviati ancora dal 31 ottobre al 31 gennaio 2019. Westminster ha bloccato anche l’accordo di Johnson, che ha così deciso di convocare nuove elezioni politiche per il 12 dicembre 2019. Il voto ha sancito la netta vittoria del Primo ministro.

Le conseguenze

Avendo capito cos’è la Brexit e qual è il suo significato occorre ora focalizzarsi sulle possibili conseguenze del divorzio tra Regno Unito e Unione europea, anche e soprattutto alla luce delle elezioni politiche da poco concluse.

Anche se l’accordo verrà approvato entro la fine dell’anno, il divorzio partirà soltanto il 31 gennaio 2020. Da quella data scatterà un periodo di transizione che durerà fino a dicembre. Soltanto allora le conseguenze della Brexit diverranno reali ma gli effetti del divorzio si sono già fatti sentire nel corso degli anni.

Le conseguenze si distinguono principalmente in quelle economiche e finanziarie.

 Le conseguenze economiche

La vittoria del Leave ha avuto forti conseguenze economiche sui mercati mondiali e il Regno Unito ha perso il suo livello di rating AAA. La Bank of England ha iniziato a tagliare i tassi di interesse e ha preso altre misure di emergenza per aiutare a fermare la corsa dell’economia inglese verso la recessione.

Le conseguenze finanziarie

In un primo momento la Brexit ha reso i mercati finanziari più sensibili alle vulnerabilità della zona euro. La sterlina è scesa sui minimi di 30 anni e le borse mondiali hanno bruciato 2.000 miliardi in un solo giorno inoltre gli investitori si chiedono se, alla luce dello shock Brexit, i governi della zona euro avranno la volontà e la capacità di rafforzare il sistema dell’Unione monetaria.

El Hilali Yassine , Arrigo Andrea 

 3 B A.F.M.