Lollo, siamo a casa con te!

Avete voglia di cambiare la vostra routine pomeridiana? Avete voglia di rendere più entusiasmanti i vostri pomeriggi e siete stufi di perdere tempo sui social al posto di studiare?

Noi ve la buttiamo lì così: che ne pensate di venire il martedì e/o il venerdì dalle 17 alle 19 alla Casa di Lollo? Non sapete che  cosa è la Casa di Lollo?Ora ve lo spieghiamo!20171124_164636

Partiamo dall’inizio, Lorenzo Caroti, detto “Lollo”, era un cosiddetto centauro, ovvero un appassionato di motociclette.  “La moto è rischiosa, paurosa, pericolosa e senza senso, ma è anche emozionante, libera, appassionante e semplicemente stupenda” , così scriveva il diciassettenne in un tema, poche settimane prima di morire sulla sua amata Aprilia 125, in un incidente stradale che ha avuto luogo in corso Moncalieri, il 16 dicembre 2014, che ha sconvolto la vita di amici, parenti e non solo…

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In seguito alla sua morte, Flavia, la madre, ha deciso di aprire quest’associazione per ricordarlo, prendendo spunto dal fatto che molto spesso gli amici di Lorenzo si recavano a casa sua per studiare in compagnia e per divertirsi; ha voluto, perciò, continuare a perseguire questa loro abitudine.

Essendo Lorenzo un D.S.A. e avendo spesso espresso la sua opinione su questo problema che lo affliggeva e lo faceva soffrire, la casa di Lollo offre anche un servizio di aiuto empatico a questi ragazzi.

“Voglio ricordare che i D.S.A. sono tutti diversi e quello che a me può essere di aiuto per altri può rendere l’argomento solo più complesso – così pensava lui – inoltre suggerisco di far studiare un D.S.A., se è possibile, con un compagno/a di classe perché, avendo lo stesso linguaggio, è più facile comprendere l’argomento rispetto alla spiegazione del professore”.

Cosa si fa alla casa di Lollo?

Costretti dai genitori, inizialmente i bambini vanno per ricevere un aiuto nello studio,  pensando che sia una cosa noiosa; così arrivano lì molto svogliati. Essi cominciano ad andarci più volentieri quando si rendono conto dell’ambiente e dell’atmosfera presente in questo luogo magico, grazie all’aiuto reso dai loro compagni più grandi che diventano tutor e amici. Dopo aver studiato e svolti i compiti assegnati a scuola  possono giocare alla console, al calcio balilla, air hockey, e a molti altri giochi.

Invece, i tutor, che vanno ad aiutare, sviluppano maggiori capacità ad adattarsi a nuove situazioni.

In questo modo acquisiscono più sicurezza nel parlare e nello studio personale; inoltre può essere molto utile nel mondo del lavoro e nella crescita personale grazie all’acquisizione di scioltezza, responsabilità e fermezza.

E, inoltre, cosa  si può fare alla casa di Lollo?

La casa di Lollo non è soltanto un luogo di studio, bensì vengono organizzati anche corsi di cucina, make-up, cucito. E’ necessaria solo una piccola donazione e la  registrazione per ottenere la tessera, per motivi

di sicurezza.

C’è anche la possibilità di prenotare il locale (facendo un’offerta), dove vengono svolte tutte le attività sopra elencate, per organizzare feste di qualsiasi tipo, rispettando le dovute regole.

Allora cosa ne dite di venire anche voi a divertirvi?

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CELESIA Martina e BALINT Roxana Giulia

 

VERO AMORE

Rinomata galleria a livello europeo, la Gam vanta una vasta collezione di quadri che vanno dall’800 fino ai giorni nostri.

Le Classi Terze della sezione tecnico-economica dell’istituto Majorana (ex Marro) hanno avuto la possibilità di vistarla e poter svolgere un’attività interattiva proposta dagli operatori, che aveva come soggetto la Pop Art italiana.

Noi tutti studenti, abbiamo avuto , così, la fortuna di incontrare Pietro Gallina, autore di un’opera presente nella mostra, che ha voluto condividere con noi alcune delle sue esperienze di vita.

La GAM di Torino, attraverso una scelta di circa sessanta opere tra dipinti, sculture e video, chiama questo percorso Vero Amore come l’omonima opera di Mario Schifano del 1962, che riflette sulla vicenda storica della Pop Art in Italia.

La Pop Art arriva alla fine degli anni Cinquanta e agli inizi degli anni Sessanta negli Stati Uniti e in Inghilterra, quale reazione degli artisti, soprattutto pittori, al bombardamento visivo di una nuova società basata sul consumismo. Gli artisti abbracciano una nuova figurazione che allude o cita il linguaggio pubblicitario. Contemporaneamente, anche in Italia si sviluppano correnti parallele.

Per noi tutti è stata un’esperienza entusiasmante ed istruttiva!

 

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Pietro Gallina, Ombra di ragazza seduta, 1967

Gabriele Crivello, Matteo Pedemonte, Giulia Roxana Balint, Martina Celesia