FRIDAYS FOR FUTURE

FridayForFutures31Greta Eleonora Thunberg Ernman, una ragazza che frequentava il nono anno di una scuola di Stoccolma, ha deciso di non andare a scuola fino alle elezioni legislative del 9 settembre 2018. La decisione di questo gesto è nata a fronte delle eccezionali ondate di calore e degli incendi boschivi senza precedenti che hanno colpito il suo paese durante l’estate. Con questa sua decisione vorrebbe che il governo svedese intraprendesse una politica ambientale che si occupasse di ridurre, le emissioni di anidride carbonica, come previsto dall’Accordo di Parigi sul cambiamento climatico ed è rimasta seduta davanti al Parlamento del suo Paese ogni giorno durante l’orario scolastico. Il suo slogan era Skolstrejk för klimatet (Sciopero della scuola per il clima). A seguito delle elezioni, ha continuato a manifestare ogni venerdì, lanciando così il movimento studentesco internazionale Fridays for Future.  Le iniziative come quella del 15 marzo, una sorta di sciopero “nazionale” per il clima avvenuto in tutto il mondo, non saranno infatti ripetibili spesso: il prossimo grande sciopero è fissato per il 24 maggio, ma nei restanti venerdì, a contribuire davvero alla “lotta”, dovranno essere i “singoli studenti o cittadini nelle singole città”, a portare avanti il messaggio.

A Torino in piazza sono scese 30’000 persone e nelle piazze italiane altrettante..

A riguardo, noi studenti di diciassette anni avremmo delle domande da porvi.. innanzitutto come possiamo sperare che i politici ascoltino le nostre parole, se alle varie manifestazioni hanno partecipato anche ragazzi disinformati e senza un ideale ,giusto per saltare la scuola? Come appariamo agli occhi di chi ci vede, se ci presentiamo con bottiglie di plastica o sigarette alla mano , che poi gettiamo per terra.. Abbiamo protestato per l’ambiente… ma quali sono le idee concrete che noi i ragazzi vogliamo davvero intraprendere? Mettere i pannelli solari? Si, è un buon inizio, ma la gente sarebbe disposta ad abbandonare l’uso degli aerei, per esempio? O a non utilizzare più i cellulari? Il fatto è che bisognerebbe fare scelte importanti e informarsi molto bene, perché la salvaguardia dell’ambiente è una realtà complessa, soprattutto perché molte delle nostre abitudini sono errate.

Quali sono, però, i suggerimenti  che sarebbero utili? Educarci e conoscere a fondo l’argomento prima di tutto, e poi, per esempio, si potrebbe manifestare in un giorno “scomodo” per far vedere che per noi giovani quella dell’ambiente è una realtà di cui ci importa davvero..a manifestare il venerdì mattina così da saltare scuola, son bravi tutti.

Quindi, vi raccomandiamo ragazzi: sarebbe opportuno avere una consapevolezza più strutturata, perché il rischio è quello di essere manovrati da chi vede solamente un lucro dietro a queste iniziative pure e sincere. La tutela dell’ambiente, oltre ad essere complessa, è molto seria e va affrontata come tale.

Proviamo a pensarci veramente..

Marco Paganotto 4A Gabriele Crivello 4A